In un importante sviluppo medico, pubblicato nell’Aprile 2023, sulla prestigiosa rivista Lancet Oncology, risultati del trial internazionale ENZAMET stanno gettando luce su un potenziale miglioramento nel trattamento del cancro alla prostata metastatico sensibile agli ormoni. Il trial, di fase 3, ha analizzato il confronto tra l’aggiunta di enzalutamide alla soppressione del testosterone rispetto alla terapia standard con antiandrogeni, rivelando prospettive promettenti per la sopravvivenza dei pazienti.
Il cancro alla prostata è una malattia che colpisce un numero significativo di uomini in tutto il mondo. Tuttavia, i risultati del trial ENZAMET potrebbero fornire nuove opzioni terapeutiche per affrontare questa sfida medica. Il trial, condotto in diversi paesi tra cui Australia, Canada, Irlanda, Nuova Zelanda, Regno Unito e Stati Uniti, ha esaminato l’efficacia di enzalutamide in combinazione con la soppressione del testosterone nei confronti della terapia standard con antiandrogeni.
Le analisi preliminari del trial avevano già rivelato benefici nella somministrazione di enzalutamide. Tuttavia, l’analisi principale della sopravvivenza complessiva ha portato alla luce risultati significativi. I partecipanti al trial, uomini di età pari o superiore a 18 anni con adenocarcinoma prostatico metastatico sensibile agli ormoni, sono stati assegnati casualmente a uno dei due gruppi di trattamento. Il gruppo sperimentale ha ricevuto enzalutamide insieme alla soppressione del testosterone, mentre il gruppo di controllo ha ricevuto la terapia standard con antiandrogeni. I risultati, basati su un periodo di osservazione mediano di 68 mesi, hanno mostrato un significativo miglioramento nella sopravvivenza generale.
La sopravvivenza mediana complessiva nel gruppo trattato con enzalutamide non è stata raggiunta, indicando un beneficio evidente rispetto al gruppo di controllo. Il rapporto di rischio, insieme all’intervallo di confidenza al 95% e al valore p, dimostra chiaramente l’importanza di questi risultati. La sopravvivenza generale a 5 anni è stata del 67% nel gruppo enzalutamide, rispetto al 57% nel gruppo di controllo.
Un punto di interesse rilevante è che i benefici del trattamento con enzalutamide sono emersi in vari sottogruppi prognostici, suggerendo che il trattamento potrebbe avere un impatto positivo su una vasta gamma di pazienti. Inoltre, l’analisi ha considerato anche l’uso di enzalutamide in combinazione con la chemioterapia docetaxel, dimostrando che i benefici rimangono consistenti in questa configurazione.
Va notato che, come in ogni progresso medico, ci sono considerazioni da affrontare. Lo studio ha evidenziato alcuni eventi avversi legati al trattamento. Tuttavia, tali eventi sono stati gestiti in modo efficace e non hanno portato a decessi correlati al trattamento. Questi dati confermano la sicurezza complessiva del trattamento.
In sintesi, i risultati del trial ENZAMET aprono nuove prospettive nel trattamento del cancro alla prostata metastatico sensibile agli ormoni. L’aggiunta di enzalutamide alla terapia standard potrebbe rappresentare una significativa opzione terapeutica per i pazienti idonei. Questo sviluppo ha il potenziale per migliorare la qualità di vita e le aspettative di sopravvivenza dei pazienti affetti da questa malattia.
L’articolo originale è disponibile a: https://www.thelancet.com/journals/lanonc/article/PIIS1470-2045(23)00063-3/fulltext