Negli ultimi dieci anni sono stati fatti enormi progressi nel trattamento del cancro alla prostata. Nuovi farmaci ormonali, citotossici, mirati e immunoterapici hanno migliorato significativamente la qualità della vita, la sopravvivenza libera da progressione e la sopravvivenza globale dei pazienti con carcinoma prostatico metastatico sensibile alla castrazione (mCSpC), metastatico e non metastatico resistente alla castrazione (mCRPC e nmCRPC).

Alcuni dei risultati più importanti presentati ai congressi ESMO e AUA del 2021 includono:

• Studio PEACE-1: l’aggiunta di abiraterone alla terapia standard (SOC) ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione radiografica (rPFS) e la sopravvivenza globale (OS) negli uomini con mCSpC.
• Studio ARAMIS: darolutamide ha mostrato un profilo di sicurezza simile al placebo nei pazienti con nmCRPC.
• Studio PROfound: olaparib ha aumentato la PFS e l’OS rispetto a enzalutamide o abiraterone in pazienti con mCRPC con alterazioni nei geni coinvolti nella riparazione ricombinante omologa (HRR).

Nonostante questi risultati entusiasmanti, il cancro alla prostata avanzato rimane una malattia incurabile. Le aree di progresso futuro includono:

• Un migliore utilizzo delle nuove tecniche di imaging come la PET con PSMA.
• Risultati di nuovi studi con immunoterapia, terapia mirata o combinazione di diversi bersagli.
• Test di routine precoce per le alterazioni nei geni HRR per consentire l’uso di trattamenti personalizzati.
• Identificazione di nuovi biomarcatori su tessuto e/o su cellule tumorali circolanti per guidare le scelte terapeutiche.

Con la continua ricerca e sviluppo di nuove terapie, c’è speranza per ulteriori progressi nel trattamento del cancro alla prostata avanzato.